Un tempo esistevano le macchine fotografiche Professionali, Semi Professionali e Amatoriali. Proprio queste ultime pero` hanno faticato più delle altre a trovare la loro collocazione, ma una volta conquistata la propria fetta di mercato sono diventate sempre più importanti, al punto tale che oggi la maggior parte dei profitti vengono proprio dalla fascia medio-bassa di fotocamere. Questi modelli un tempo considerati base si sono evoluti, portando alla nascita di nuovi segmenti di mercato.
Ultimamente esistono macchine fotografiche con così tante sigle che per un non addetto ai lavori comportano una bella ricerca approfondita, prima di poter capire quale sia il modello più adatto alle proprie esigenze. Le case maggiormente impegnate nella ricerca di nuovi modelli che possano aprire a nuovi segmenti di mercato sono le solite note, Nikon e Canon, che hanno a listino il numero maggiore di prodotti rispetto a chiunque altro. Insomma le due case si diverto ultimamente anche a mescolare i numeri e a confondere un po’ di più le idee. La 60D in effetti rappresenta sotto questo punto di vista un prodotto del tutto nuovo, indirizzato verso una nuova utenza.
Molte le aggiunte
Per capire bene pero` dove si colloca questa fotocamera, andiamo ad analizzarne le caratteristiche più importanti, partendo dal corpo e l’ergonomia della macchina. Nonostante questo modello sia sostanzialmente l’evoluzione della 550D, siamo su tutto un altro pianeta, in senso positivo della cosa. E` più ergonomica e anche molto più robusta. I materiali utilizzati sono il policarbonato, un passo avanti rispetto alla plastica, ma indietro se guardiamo ai modelli superiori in lega. Anche se a mio avviso i modelli in plastica della Nikon sono ancora superiori a quelli della Canon. Il peso complessivo della Canon EOS 60D e` di 750 grammi.
Le aree di grip sono ampie e ben fatte e anche le mani medio-grandi si trovano a proprio agio. Una delle nuove caratteristiche della 60D e` rappresentata dallo schermo completamente snodabile, con apertura verso sinistra e una risoluzione perfetta anche grazie al suo milione e passa di pixel. Gli integralisti più puri siamo certi che troveranno comunque qualsiasi scappatoia per scattare le loro foto guardando sempre e comunque dal loro amato mirino, ma e` indubbio che sia una soluzione che molti altri invece apprezzeranno, anche solo per scattarsi un bel selfie. Il mirino appunto, rispetto alla 550D e` migliorato, ma con una copertura del solo 96%. Anche il valore di ingrandimento reale non e` un granché attestandosi su un livello di 0,57x.
Ma anche diverse mancanze
La cosa che pero` manca più di tutto e` la griglia. La si può attivare soltanto nel monitor sottostante in modalità Live View, ma non la si può sovrapporre al mirino, peccato. Al di la di questo tutte le altre informazioni di scatto sono presenti. Il piccolo display superiore e` un’ulteriore e piacevole aggiunta. E` retroilluminato per una visibilità ottimale anche al buio e si attiva tramite la pressione del tasto con l’icona della lampadina. Non presenta le informazioni per il bilanciamento del bianco attivo, per il resto e` molto completo.
La Canon EOS 60D e` anche dotata di Flash a scomparsa, si attiva con un tasto dedicato ad esso, ha un tempo di ricarica di 3 secondi. Inoltre e` possibile collegare alla fotocamera flash esterni con controllo wireless. La qualità dell’immagine e` superiore rispetto al precedente modello e possono essere memorizzate in diversi formati, tra cui: RAW+JPG, RAW e JPG. Sul lato video abbiamo altrettante buone notizie, FullHD e frame rate per ogni gusto: 24, 25 e 30 fps. Nel complesso questa Canon EOS 60D e` certamente un ottimo prodotto. Si colloca tra la 7D (superiore) e la 550D (inferiore). Come tutto ciò che si trova nel mezzo la scelta va fatta a seconda dei propri gusti e le proprie esigenze.