Nel 2011 abbiamo visto la nascita della fotocamera Canon EOS 600D. Essa altro non rappresenta che l’aggiornamento della 550D. Alcune soluzioni che sono poi state inserite nella Canon EOS 60D sono poi state introdotte anche in questa nuova 600D. Il sensore CMOS è dotato di 18 mega pixel, con in dettaglio più che accettabile e un range ISO che va da 100 a 6400, espandibile fino a 12800. Siccome il sensore è lo stesso utilizzato per la Canon EOS 60D la qualità dell’immagine resta pressoché invariata. Questo modello tuttavia non può essere considerato un entry-level e si trova a metà strada tra quest’ultimo e la 60D.
In effetti questo nuovo modello, di nuovo ha davvero poco, tant’è vero che Canon ha deciso come al solito di non sostituire il vecchio modello 550D, ma di affiancarlo, seppur con un prezzo ovviamente superiore. Le differenze con la sua precedente incarnazione le si possono trovare innanzitutto nel corpo macchina, leggermente più voluminoso e uno schermo da 3” che può muoversi in qualsiasi direzione e con apertura verso sinistra, proprio come quello in dotazione alla 60D. L’ergonomia inoltre è notevolmente migliorata, dove si poggia il pollice è stato scavato ulteriormente per offrire un grip migliore. Una differenza di soli 3mm rispetto al 550D, ma che all’atto pratico si fa sentire.
Sensori scomparsi
Le caratteristiche offerte da questa Canon EOS 600D sono di prim’ordine, e la macchina, nonostante un prezzo piuttosto contenuto, può offrire ai semi professionisti un prodotto davvero completo. Questa fotocamera rientra in una fascia di prezzo dove anche le altre sono interamente costruite in plastica, ma questa risulta essere particolarmente maneggevole grazie a caratteristiche uniche, come la forma e le dimensioni.
I materiali utilizzati non sono un granché, ma questo ormai è lo stesso discorso che si può fare anche per tutte le altre mid-range. Tuttavia, rispetto ad altre fotocamere, questa 600D offre qualche caratteristica in più, come per esempio la possibilità di collegare un flash wireless. I controlli di questa fotocamera sono davvero molto simili a quelli del precedente modello. L’unica cosa che cambia è il nuovo tasto DISP. in alto sulla camera. Questo consente di gestire autonomamente il display, utile anche per via del fatto che è scomparso, non ne capiamo la ragione, il sensore di prossimità, che oscurava il display per risparmiare le batterie, ogni qual volta si avvicinava l’occhio al mirino. Non è presente altro display supplementare e c’è una sola ghiera di controllo, ma queste sono ormai caratteristiche che siamo abituati a vedere nelle fotocamere di questa fascia di prezzo.
Non sarà perfetta, ma…
L’AF è a 9 punti e se da un lato può sembrare sufficiente dal punto di vista tecnico per questo tipo di camera, dall’altro ci si rende subito conto che non sia affatto sufficiente per il tracking di un soggetto in movimento. Dal punto di vista delle riprese video Canon non tradisce mai e questa Canon EOS 600D può riprendere in modalità FullHD. Inoltre possiede un’uscita HDMI, un ingrasso per attaccare un microfono esterno e un audio stereo integrato. È una fotocamera perfetta per un uso quotidiano, semplice e completa.
Il software è semplice ed intuitivo, a volte anche troppo. Ad esempio non esiste la possibilità di zoomare una foto appena scattata, o bilanciare il bianco prima dello scatto. In conclusione questa Canon EOS 600D è una fotocamera perfetta per chi vuole entrare a far parte del mondo reflex. Inoltre possiede tutta una serie di caratteristiche che torneranno utili negli anni a venire e le daranno lunga vita. Molte cose sono state prese pari pari dalla 60D e questo non può fare che piacere, anche perché il prezzo di questa 600D è ben inferiore.