Una delle top bridge della Panasonic è proprio quella che andremo a recensire qui, la Lumix DMC FZ200. Le fotocamere bridge fanno parte di una nicchia di mercato che col tempo sta guadagnando sempre più estimatori. Uno dei particolari più interessanti di questo modello è l’apertura massima del suo zoom, incredibilmente ampia, che va da 25mm a 600mm equivalenti. La concorrenza solitamente si ferma decisamente prima, a f/5.6, mentre qui siamo a f/2.8. Ciò che sorprende è il deciso cambio di passa preso dalla Panasonic, che abbina una eccezionale luminosità ad una fotocamera dotata di uno zoom fuori dal comune.
L’ottica però non è l’unica parte interessante di questa Lumix DMC FZ200, il sensore CMOS conta 12 mega pixel, il mirino elettronico e il display posteriore orientabile, sono tutte caratteristiche che rendono il prodotto ancora più completo ed interessante. Il corpo come avrai potuto notare si avvicina molto più a quello di una reflex entry-level, che ad una compatta, quindi è chiaramente più ingombrante, ma possiede una ergonomia migliore e anche un bilanciamento equilibrato. Al momento del lancio questa fotocamera è stata immessa sul mercato al prezzo non proprio popolare di 599 euro, ma oggi si può trovare ad un costo decisamente più interessante, basta cercare in internet.
Informazioni tecniche
Veniamo ora a qualche informazione più tecnica. Partiamo con la cadenza di scatto, che risulta essere molto elevata e arriva fino a 5,5 fps con AF continuo e 12 con AF bloccato sulla prima immagine, inoltre a risoluzione ridotta si può arrivare anche alla incredibile cifra di 40 fps o addirittura 60 con immagini da 2,5 MB. Sono numeri che se confrontati con altre fotocamere bridge, fanno impallidire. Abbiamo poi il mirino elettronico, quasi una rarità sulle fotocamere a ottica fissa, questo perché per contenere i costi si preferisce non inserirlo.
In questa fotocamera Panasonic ha escogitato un ingegnoso mirino elettronico a bassa risoluzione, che invece di affiancare i soliti 3 pixel RGB, mostra i 3 colori primari ad una frequenza di 60Hz, risparmiando in tecnologia. In effetti questo mirino corrisponde ad uno a 1,3 milioni di punti, ma in effetti ne ha soltanto 430 mila. Secondo i dati CIPA l’autonomia della batteria si attesta attorno ai 540 scatti ed è davvero un altro ottimo dato. Come ben saprai le fotocamere bridge, sono in pratica una via di mezzo tra una compatta e una reflex. È chiaro quindi che il costo non possa essere simile a quello di queste ultime e di conseguenza si perde un po’ nei materiali utilizzati per la costruzione della fotocamera.
Solidità ed efficacia
Tutto sommato però questa Panasonic Lumix DMC FZ200 ha un corpo abbastanza rigido, pieno zeppo di pulsanti e sagomato alla perfezione. Come dimensioni è simile ad una canonica reflex entry-level. Tra i vari pulsanti, troviamo nella parte superiore la classica ghiera di scatto, un pulsante per selezionare la cadenza di scatto (abbastanza insolito), un pulsante dedicato ai video e da uno dei tre pulsanti Funzione. Nella parte posteriore troviamo il classico D-Pad per la navigazione rapida, qualche altro pulsante e soprattutto lo schermo LCD orientabile.
Il display ha una ampia diagonale da 3” e 460 mila punti. Non è lo schermo migliore che abbiamo mai visto, ma è più che sufficiente per visualizzare le anteprime di immagine e procedere all’archiviazione diretta o alla eliminazione. Inoltre è utile soprattutto per la navigazione tra le varie impostazioni. Per quel che riguarda il comportamento sul campo, sia fotografico che video, la Lumix DMC FZ200 si comporta piuttosto bene, grazie anche al suo eccezionale zoom. È uno dei prodotti, appartenenti a questa fascia di mercato, più interessanti in circolazione, da prendere certamente in considerazione per l’acquisto.