Il 2014 è stato l’anno di presentazione anche della nuova compatta, la Panasonic Lumix DMC TZ60, una fotocamera compatta e molto interessante, dotata di una tecnologia tanto avanzata da essere paragonabile quasi ad una bridge, tra cui uno zoom molto potente da 30x, la registrazione dei file in formato RAW, un controllo manuale completo e una buona ergonomia, per quanto non possa mai arrivare ai livelli di una reflex o una bridge. Questa fotocamera eredita molto dai modelli LX, ma ne evolve in maniera efficace tutti i parametri, è l’ideale per i viaggi (non a caso la sigla TZ sta per “Travel Zoom”), per la sua incredibile versatilità e ovviamente compattezza.
Attenzione da noi si chiama Panasonic Lumix DMC TZ60, mentre negli USA non se ne conosce il motivo Panasonic Lumix DMC TZ40, ma le fotocamere sono esattamente le stesse. Tra le caratteristiche principali che ci preme citare abbiamo un sensore CMOS da 18 mega pixel effettivi, purtroppo di dimensioni ½.3”, il processore è il sempre ottimo Venus Engine, che come abbiamo potuto constatare in altre fotocamere Panasonic possiede un algoritmo per la riduzione del rumore eccellente, mentre la sensibilità ISO può essere estesa fino a 6400, ovviamente a discapito della qualità d’immagine.
Le prime volte di Panasonic
Per la prima volta in questo segmento Panasonic aggiunge alla sua fotocamera un mirino evf da 200 mila punti da 0,2” e prima anche per la categoria ad averlo, inoltre è la prima fotocamera TZ ad avere la registrazione dei file in formato RAW e ancora per la prima volta è la prima Travel Zoom ad avere una ghiera attorno all’obiettivo, con cui è possibile regolare varie impostazioni, tra cui: diaframma, tempo, filtri, modi di scena e messa a fuoco. Quest’ultima inoltre è disponibile anche in manuale con il sistema Focus Peacking, che aiuta a meglio evidenziare i soggetti ripresi.
Lo zoom ottico è un Leica 30x, equivalente ad un 24-720 mm, ma dotato di una illuminazione non propriamente ottimale. D’altronde per contenere i costi di una compatta bisognerà pur rinunciare a qualcosa. Lo stabilizzatore ottico lavora su 5 fasi e anche in modalità video, questo rende le foto meno sfocate e più nitide. Lo scatto a raffica è uno dei migliori della categoria arrivando a piena risoluzione a 10 fps con messa a fuoco bloccata e a 5 fps con autofocus continuo. Panasonic inoltre deve essersi accorta che i programmi di cucina e il cibo in generale sta diventando molto “social”, per questo ha inserito la modalità automatica Food Detection, per fotografare in modo perfetto anche il cibo.
Tanta connettività in uno spazio ridotto
Al suo interno sono integrati inoltre i moduli NFC e l’ormai immancabile WiFi, per connettersi a tablet e cellulari, scattando foto a distanza, ma non solo, si può impostare la messa a fuoco, l’esposizione, l’apertura e lo zoom. Troviamo anche il GPS al suo interno in modo da poter taggare le nostre foto e non dimenticare mai dove esse vengono scattate. Il GPS è in grado di memorizzare anche i percorsi fatti per poi visualizzarli comodamente a casa su Google Earth.
La fotocamera può registrare video in FullHD in formato AVCHD di altissima qualità e visualizzabili in alta risoluzione anche sui più moderni televisori. Il prezzo di lancio di questa fotocamera è stato di 399 euro, ma già dopo qualche mese è possibile trovare alcune offerte interessanti. Il prezzo nel momento in cui scriviamo si aggira attorno ai 300 euro e potrebbe essere un ottimo regalo da fare a figli o fidanzati appassionati di fotografia e a cui piace portarsi in giro la fotocamera per fotografare tutti i posti meravigliosi che si visitano.