In questa recensione andremo a vedere da vicino le caratteristiche principali della fotocamera Panasonic Lumix DMC-SZ10EG-K, la nuova compatta di casa Panasonic, che cerca di migliorare ancora una volta la serie di fotocamere K, molto amate dai fotografi sin dalla loro nascita. Il motivo del successo è presto detto, le fotocamere K offrono un sensore leggermente più grande delle altre compatte, ma con meno mega pixel, in questo modo si riescono ad ottenere delle ottime foto anche in condizioni di scarsa luminosità, inoltre a tutto questo va aggiunta un’ottica molto luminosa.
Questi sono i cardini su cui posano le fondamenta di tutta la serie LX, che come molti sapranno si avvantaggia anche della stretta collaborazione tra Panasonic e Leica, tant’è vero che questa Panasonic Lumix DMC-SZ10EG-K può essere definita la gemella della D-Lux 6. ci sono però alcune differenze tra i due modelli, innanzitutto di prezzo. La Panasonic Lumix DMC LX7 è stata lanciata ad un prezzo più contenuto, di circa 450 euro, ma al momento in cui scriviamo la si trova anche a 100 euro in meno. Una differenza di oltre 200 euro rispetto alla Leica, ma perché? Semplice, la “concorrente” è fornita del software Adobe Lightroom 4, che ha un valore di circa 130 euro, mentre la Panasonic è fornita dal molto più commerciale PHOTO fun STUDIO 8.3 PE.
Diversità e similitudini
In dotazione abbiamo però lo stesso sensore CMOS da 10,1 mega pixel effettivi, rispetto al modello precedente non cambia la risoluzione, ma migliora la gamma di sensibilità. Tramite il selettore che si trova sul corpo dell’obiettivo inoltre, si possono scattare foto in diversi formati, dal classico 4:3 al 16:9, dal 3:2 al 1:1. Purtroppo non è presente il mirino ottico, ma lo si può acquistare separatamente nel caso in cui se ne sentisse la mancanza. L’autofocus dispone di 23 aree selezionabili singolarmente e offre anche il riconoscimento dei volti. La fotocamera infine è in grado di girare ottimi video in FullHD alla risoluzione di 1920 x 1080, con una batteria da 320 scatti di autonomia.
Come dicevamo in precedenza quindi questa fotocamera Panasonic Lumix DMC-SZ10EG-K è tecnologicamente identica alla controparte Leica, ma esternamente presenta una grande differenza, l’impugnatura. In questa Panasonic è disponibile una piccola sporgenza con tanto di inserto in gomma per migliorare la presa, non che sia paragonabile all’impugnatura di una reflex, ma è meglio di niente. Nella parte posteriore troviamo il solito display con diagonale da 3”, dotato di una buona risoluzione e che consentirà di vedere perfettamente l’area di scatto da fotografare. Qualche problemino sotto la luce intensa, ma chi non ce l’ha? A questo proposito potrebbe tornare utile un bel mirino ottico.
Qualità delle immagini sopra la media
La fotocamera è rapida e reattiva, per questo motivo la si utilizza anche con molto piacere. La Panasonic Lumix DMC-SZ10EG-K produce delle immagini in JPG abbastanza buone. Sono nitide e a bassa sensibilità risultano essere migliori di quelle sfornate da altre concorrenti. I problemi si iniziano a sentire ovviamente con valori ISO più alti, a partire da ISO 800. come accennato l’ottica risulta essere di prim’ordine e i bordi risentono di questa elevata qualità con poche e impercettibili sfumature. Ancora una volta insomma, Panasonic è riuscita a sfornare un’altra macchina fotografica compatta di altissimo livello.
Nonostante una risoluzione più bassa della concorrenza, la qualità di immagine risulta essere migliore delle altre compatte grazie ad un’ottica perfetta e all’equilibrio impeccabile tra nitidezza e pulizia dell’immagine. A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi se convenga prendere questa Panasonic o la gemella Leica. Dipende. Le immagini della Panasonic sono più nitide, mentre i colori della Leica un po’ più vivi, ma dalla sua la LX-7 ha un prezzo più basso e un’impugnatura migliore.