Andiamo a capire dopo aver comprato una macchina fotografica come è possibile utilizzarla al meglio e riuscire dunque a portare a casa dei buoni scatti con poche semplici mosse. Qui parliamo di composizione fotografica, in sintesi alcuni dei metodi fondamentali per riuscire a scattare delle foto bilanciate e comunque belle da vedere, cercando di estrapolare il massimo da quello che abbiamo davanti all’obiettivo, perché comunque anche in questo è presente il lavoro del fotografo, che permette chiaramente di avere delle foto scattate da un fotografo e non da un utente qualsiasi.
Dopo aver acquistato una macchina fotografica di livello si può infatti gestire ogni scatto in modo diverso, grazie ai parametri che sono presenti in macchina e alla possibilità di scattare delle foto in manuale, cosa chiaramente non da poco che contraddistingue una macchina di livello da quelle che sono le macchine compatte più economiche che permettono di scattare quando sono economiche o in automatico o con qualche preset specifico. Niente di eclatante in sintesi. Una delle prime regole di cui bisogna parlare è la regola dei terzi, praticamente la base della composizione fotografica. Andiamo a spiegare brevemente di cosa si tratta cercando di capire anche come funziona l’applicazione.
La regola dei terzi
Tale regola in poche parole divide in 9 parti diverse la composizione del fotografo, quindi tutto quello che viene inquadrato dall’obiettivo, niente di più e niente di meno. Diverse macchine, se non tutte, hanno infatti anche la modalità apposita che attiva questa griglia che altro non è che il classico schema che viene utilizzato per giocare a tris. 9 celle diverse dunque che dividono la nostra foto. La regola prevede di scattare e mettere il soggetto della nostra foto sempre in uno dei punti in cui le linee si incontrano, quindi in poche parole non completamente centrale ma sul lato.
Ogni fotografia è una storia a sé e ci sono anche situazioni in cui non è il caso di applicare questa regola, ma in forma generale è da tenere sempre in considerazione per gestire al meglio ogni scatto. Con questo piccolo punto fermo dopo un po’ si nota già un miglioramento relativo alla qualità delle proprie immagini. Il tutto va bilanciato a seconda del soggetto e dello sfondo, come può essere anche fatto normalmente, ma impostando al meglio tutta l’inquadratura si ottengono risultati migliori.
L’esposizione è sempre importante
Come abbiamo detto anche in altri articoli una delle cose da tenere sempre d’occhio è l’esposizione relativamente alla qualità del file che può sfornare la nostra macchina fotografica. Tramite l’impostazione manuale possiamo sovraesporre o sottoesporre la nostra fotografia, a seconda di quello che ci serve momento per momento.
La regola generale dice di non esporre troppo ma se si deve finire per ritoccare o altro di sottoesporre. Sovraesponendo una fotografia infatti si bruciano letteralmente i pixel che la compongono, nei punti più chiari ovviamente, e lì non essendoci dati è molto difficile recuperare informazioni. Per questo motivo si tende a sottoesporre, perché in quel caso i dati ci sono.