Olympus ha lanciato la sua gamma Pen mirrorless a obiettivo intercambiabile (ILCS) con la E-P1 nel 2008. Annunciata nel mese di Giugno 2011, la Pen E-PL3 è la terza generazione della gamma che fonde l’iconico di design dell’azienda degli ’60 con il 21° secolo. La E-PL3 è una versione più piccola, più leggera e più semplice della ammiraglia E-P3 e si affianca alla terza Pen, la entry-level E-PM1, noto anche come il Pen Mini. Con la E-PL3, la Olympus ha fatto un passo in avanti in termini di stile rispetto ai modelli precedenti.
E’ significativamente più piccola, anche se non molto più leggero rispetto al suo predecessore e sfoggia un nuovo schermo 16:9 e un sensore ridisegnato da 12,3 mega pixel. Il flash incorporato è sparito, sostituito da una unità con innesto a clip e c’è un nuovo AF per aumentare le capacità di contrasto. La E-PL3 può riprendere a 1080i a 60 fps in formato AVCHD e migliora lo scatto continuo della E-PL2, con una velocità massima di 5,5 fotogrammi al secondo. Con il sensore di spostamento di stabilizzazione dell’immagine incorporato e una gamma di sensibilità ISO che si estende ora fino a 12800 ISO le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione sono notevolmente migliorate.
Caratteristiche e funzionalità
Proprio come Panasonic e Sony, anche Olympus è attenta nella ricerca di una esperienza di fotografia più ricca da offrire ai propri utenti. Ma la progettazione di una gamma di fotocamere, che comprende modelli per tutti, non è una cosa facile, in particolare nella “terra di mezzo” (le cosiddette bridge), dove sia la facilità d’uso e le funzionalità avanzate devono convivere in armonia. Nonostante lo schermo della E-PL3 questa risulta più sottile rispetto alla E-PL2, senza il flash incorporato. Prendendo in prestito la progettazione della Sony NEX, Olympus ha snellito il corpo partendo dall’obiettivo sul pannello frontale.
Un’altra cosa che salta subito all’occhio è l’assenza di una qualsiasi impugnatura anteriore. La E-PL3 non è molto ergonomica come la E-PL2, ma è innegabilmente più bella. Sul retro troviamo un nuovo pad che migliora la presa su tutti i comandi. Sul lato sinistro ci sono i pulsanti per la riproduzione e quelli di funzione, più il pulsante dedicato di registrazione filmato. Il passaggio da uno schermo 3:2 al formato 16:9 sarà visto da molti come un passo indietro, ma essere in grado di capovolgere lo schermo verso l’alto o verso il basso, in stile NEX, è un netto miglioramento. Inoltre è migliore anche per la ripresa dei video. Abbiamo testato la E-PL3 con un obiettivo zoom Zuiko Digital 14-42mm f3.5-5.6 II R MSC. La R sta per ‘rinnovato’, ma a parte alcune differenze estetiche, questa è essenzialmente la stessa lente che si trova con la E-PL2.
La prova
Ha un design retrattile che la rende compatta. Come tutti i modelli Pen, il corpo della E-PL3 è dotato di uno stabilizzatore d’immagine con sensore di spostamento. Ci sono tre modalità, la prima opera su entrambi gli assi, la seconda è soltanto verticale e la terza è solo orizzontale. I filmati possono essere girati in una qualsiasi delle modalità PASM selezionando la modalità desiderata sul quadrante e poi premendo il pulsante di registrazione, o selezionando la modalità filmato sul quadrante e scegliendo la modalità di esposizione dal menu di controllo Live.
In modalità di esposizione manuale, si ha anche il controllo manuale della sensibilità ISO, che nelle altre modalità è fissata su auto. È possibile scattare anche immagini durante la registrazione di filmati (anche se la registrazione si interrompe). Conosciuta anche il nome di Pen ‘Lite’ questo modello migliora sotto ogni punto di vista il suo predecessore. C’è un nuovo schermo da 3 pollici formato 16:9, un accessorio flash, un AF più veloce a 35 punti, riprese video HD a 1080i, 5.5 fps con scatto continuo ed una estesa gamma di ISO, il tutto in un corpo più compatto e in perfetto stile retrò.