Tra le novità del 2013 troviamo certamente l’interessante fotocamera compatta Olympus E-M10 Mark II. Questa fotocamera era molto attesa nell’ambiente e ha attirato fin dai primi leak molti appassionati di fotografia, specialmente amatori. Già la XZ-1 l’anno prima ha avuto un grande riscontro presso fotografi, stampa e trascinando le vendite in maniera quasi inattesa. Nei primi mesi del 2015 quel modello è stato aggiornato portando sul mercato il suo diretto erede: XZ-2.
Questa fotocamera mantiene le caratteristiche principali del precedente modello, migliorandole sotto ogni punto di vista, anche se alla fine si è posizionata su uno scalino di prezzo poco superiore. In questa recensione invece presenteremo il modello Olympus E-M10 Mark II, che a differenza di quello che pensavano in molti, va in una direzione differente. Gli appassionati infatti credevano che questa fotocamera avrebbe supportato un sensore da 1” per contrastare il dominio della Sony RX100, invece il suo sensore è da 1/2,3″. Così facendo Olympus ha posizionato questa fotocamera alla base della serie XZ avendo un sensore più piccolo di quello delle sorelle maggiori che arrivano a 1/1,7″.
Formato perfetto
La Olympus XZ-10 è più piccola della Olympus XZ-2, ma riesce comunque ad ospitare un sensore di 12 milioni di pixel. Assieme ad un controllo completamente manuale, così come la modalità semi automatica, per controllare apertura e otturatore, abbiamo anche la modalità completamente automatica con una serie di modi creativi come la Photo Story o i Filtri Artistici. È possibile inoltre salvare le immagini in formato RAW. A differenza della Canon PowerShot S110, il Wi-Fi non è integrato nella fotocamera, ma la fotocamera è compatibile con schede FlashAir Wireless LAN SD di Toshiba, che consentono la condivisione di immagini tra smartphone e tablet, ma non lo scatto remoto.
Come con la Nikon P330, è integrato un filtro ND per aiutare con il controllo dell’esposizione in condizioni di elevata luminosità. Lo zoom digitale è disponibile anche con la risoluzione super zoom di Olympus che incrementa la capacità dell’obiettivo fino a 10x. Intorno alla base della lente c’è un anello di controllo per modificare l’apertura. La Olympus E-M10 Mark II è equipaggiata con lo processore True Pic VI come le più recenti fotocamere PEN e OM-D, che facilita le riprese dei video in HD e ad alta sensibilità. La sensibilità varia da ISO 100-1600 nella gamma nativa, e può essere estesa fino a ISO 6400. nella parte posteriore della Olympus Stylus XZ-10 troviamo un display da 3” e 920 mila punti sensibile al tocco. È possibile utilizzarlo per impostare il punto di messa a fuoco automatica o l’otturatore stesso.
Da tenere nel taschino
Non c’è il mirino, e a differenza della Olympus XZ-2, non c’è la slitta per collegarne uno, quindi dovrete fare affidamento sullo schermo per la composizione dell’immagine. Nonostante le dimensioni ridotte, la fotocamera è abbastanza pesante e questo da una sensazione di qualità. L’impugnatura è molto meno pronunciata che sulla Olympus E-M10 Mark II, ma la struttura in gomma contribuisce a dare un buon grip, soprattutto quando la si tiene con una sola mano.
Olympus ha ancora una volta prodotto una fotocamera compatta molto capace, che in alcuni aspetti è più di un upgrade della Olympus E-M10 Mark II che è più grande e più pesante della Olympus E-M10 Mark II. Per chi cerca qualcosa di scivoli facilmente in una tasca dei jeans, pur conservando aspetti interessanti come il controllo manuale completo e un obiettivo di apertura ampio, questa è forse la scelta migliore. La qualità delle immagini dalla fotocamera è impressionante, mentre si può avere un sacco di divertimento grazie ai filtri d’arte e l’opzione Photo Story. Essere in grado di scattare in formato RAW durante l’utilizzo dei filtri artistici è un particolare bonus, perché alcuni altri produttori – come quelli Sony – non hanno tale possibilità.