In questo momento storico probabilmente attirano più attenzioni le mirrorless che le compatte migliori, nonostante questo Fujifilm è riuscita ad attirare a se molte attenzioni grazie alla realizzazione dell’ottima macchina fotografica Fujifilm X100, la sorella maggiore di questa Fujifilm X10, la quale non presenta similitudini soltanto nel nome, ma anche nei controlli e nello stile. Il sensore di questa macchina fotografica è un APS-C più grande del 20% rispetto alle fotocamere della stessa categoria, anche se inferiore comunque a quello della Fujifilm X100. Si tratta di uno CMOS da 12 mega pixel, che sfrutta una diversa disposizione dei pixel, una tecnologia EXR proprietaria della Fujifilm.
Questa diversa disposizione dei pixel migliora la sensibilità e la risoluzione. Anche il comparto ottico è altrettanto interessante, l’obiettivo è l’equivalente di un 28-112mm e stabilizzato su tutte le focali con una luminosità eccellente. Il tutto viene completato dall’inserimento di numerosi controlli manuali, uno stile senza tempo e un corpo macchina ben fatto e molto robusto, che al tatto restituisce delle ottime sensazioni. Nel lato posteriore della Fujifilm X10 troviamo un interessante display con una diagonale da 2,8” a 460 mila punti.La risoluzione non è da primato, ma è più che sufficiente per visualizzare al meglio le immagini scattate e gestire il menu in maniera efficace.
Una buona compatta
Inoltre il display può essere impostato in differenti modalità di visualizzazione, tra cui l’anteprima di immagine o la visualizzazione dei punti di messa a fuoco, la quale è perfetta se utilizzata in combinazione con il mirino presente in alto sulla sinistra (veduta posteriore della macchina). A proposito di mirino, dove era ibrido nella sorella maggiore, qui è invece solo di tipo tradizionale. Segue in maniera fedele lo zoom e a sinistra si trova la correzione delle diottrie. È abbastanza chiaro e grande, certamente migliore di alcuni presenti sulla concorrenza (chi ha detto P7100 o G12?).
Purtroppo all’atto pratico non risulta così utile, in quanto per visualizzare i parametri di scatto si deve comunque staccare l’occhio dall’obiettivo per visualizzarli sul display. La cosa più pratica risulta quindi il LiveView con le relative informazioni, che sono abbastanza complete. Quando recensiamo una macchina fotografica una delle parti più interessanti da analizzare sono il corpo macchina e la sua ergonomia. Nel caso della Fujifilm X10 il suo aspetto è davvero stiloso, basti pensare che un amico, quando me l’ha vista provare, mi ha chiesto se fosse una fotocamera digitale o ancora a pellicola. Nella sua ingenuità questa domanda racchiude tutto l’animo della X10, una tecnologia moderna racchiusa in un involucro d’altri tempi.
Ma con limiti evidenti
La struttura è solida e ben assemblata. Troviamo parti in plastica e metallo, ma anche in lega di magnesio (vedi parte inferiore e superiore). La sensazione è che anche se dovesse cadere accidentalmente non potrebbe che accusare solo qualche minimo graffio e pesa soli 350 grammi! Anche il tappo che copre l’obiettivo è in metallo e per accendere la fotocamera basta girare appunto l’obiettivo. Nella zona superiore troviamo alcune ghiere per il controllo manuale, mentre nella parte posteriore troviamo una disposizione identica a quella già vista nella Fujifilm X100.
Uno dei difetti maggiori della X100 era il tempo necessario a salvare alcuni scatti in RAW o con altre impostazioni, difetto che purtroppo resta anche in questa riedizione compatta. Sono 4-5 secondi, niente di mostruosamente fastidioso, bisogna solo farci l’abitudine. La qualità dell’immagine è buona, ma il livello di rumore presente, soprattutto in ambienti chiusi e con luminosità artificiale è davvero troppo alto. Meglio in questo caso una JPG che una RAW. La Fujifilm X10 non è una fotocamera perfetta, ma possiede sostanza e numerose caratteristiche. Se pensi di acquistarla come fotocamera unica meglio andare su una buona reflex, mentre può essere un’ottima compagna di viaggio da affiancare ad una fotocamera più performante.