Se come pensiamo in tanti, le macchine fotografiche hanno un’anima, allora questa Fujifilm X-Pro 1 deve essere le reincarnazione di un vecchio modello a telemetro. Nonostante le differenze interne ed esterne, come un corpo moderno e all’avanguardia e un contenuto tecnologicamente avanzato. Ovviamente non siamo di fronte ad un modello a telemetro, ma più semplicemente ad una mirrorless con un buon segmento di mercato. Vediamo quindi insieme cosa “contiene” questa Fujifilm X-Pro 1. Innanzitutto il sensore CMOS da 16 mega pixel è dotato di tecnologia X-Trans, che ha uno schema di colori differente dal classico “bayer”, con una griglia 6×6 e non 2×2, quindi più ampia e con uno schema meno ripetitivo.
Questo semplice stratagemma ha consentito alla Fujifilm di eliminare il filtro Anti-Aliasing, che come sappiamo è assolutamente necessario nelle fotocamera a tecnologia bayer. Eliminando il filtro in pratica, si elimina un componente che si pone tra il sensore e l’otturatore, che quindi può avvicinarsi di più. Senza tirarla troppo per le lunghe e senza andare troppo sul tecnico, ti basti sapere che le immagini che tira fuori la Fujifilm X-Pro 1 sono paragonabile ad una Full Frame, anche grazie ad un corredo ottico di grande qualità.
Confronto con una Full Frame
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi se questa fotocamera possa essere migliore ad esempio di una Canon EOS Mark II. La risposta è “ni”. In termini di qualità la Canon ha una risoluzione maggiore, ma la Fujifilm X-Pro 1 si comporta meglio man mano che si aumenta la sensibilità. Piuttosto potremmo dire che il confronto termina sul 1 a 1. Il broken della Fujifilm X-Pro 1 è molto bello, mentre lo sfocato con ottiche molto luminose non è un problema per la X-Pro 1. Le differenze sostanziali le troviamo in una maggiore flessibilità del modello Canon, dotata di un corredo di ottiche eccezionale e sterminati accessori, che invece la Fujifilm X-Pro 1 inevitabilmente ancora non ha.
Sul piano dell’invisibilità dobbiamo dire che con la Mark II è difficile passare inosservati, tutti in pratica ti riconosceranno come vero e proprio fotografo, mentre con la Fujifilm X-Pro 1, più piccola e compatta, si può facilmente passare inosservati. Si può tranquillamente fotografare tra la folla senza che nessuno ti veda come un professionista, al massimo si avvicinerà qualche altro fotografo per capire il modello che hai tra le mani! Il mirino della Fujifilm X-Pro 1 ha uno stile militare, con informazioni impresse su di esso come se fosse un abitacolo di un caccia militare, ma che all’occorrenza può diventare anche elettronico con 1,4 milioni di pixel.
Per veri intenditori
Per quanto riguarda il design della fotocamera, come si accennava in precedenza, siamo di fronte a un progetto d’altri tempi, un po’ ammodernato, ma nemmeno più di tanto. La Fujifilm X-Pro 1 è un blocco di mattone nero, con una impugnatura minima e leggermente arrotondata nella parte superiore. Non è il massimo per l’ergonomia, ma non è pensata per esserlo. La batteria di cui è dotata non è male, ma a piena carica si riescono a fare circa 400 scatti, io per sicurezza ne prenderei una supplementare.
I comandi sono delegati per la maggior parte a delle ghiere “old style”. Anteriormente invece troviamo la piccola levetta per selezionare il tipo di mirino, mentre nella parte posteriore, oltre ai vari comandi, troviamo anche un display. L’unico grande neo della Fujifilm X-Pro 1 è probabilmente la messa a fuoco, troppo lenta e che difficilmente ci metterà tra le mani foto di oggetti in movimento. Ma tutto sommato la Fujifilm X-Pro 1 è una fotocamera di tutto rispetto, con una fantastica ottica fissa, che ci restituisce foto di altissima qualità, in cambio di qualche passo in più e poi è dotata di quel fascino senza tempo che non invecchia mai.